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Cos’e’ l’omeopatia

L’omeopatia (da homòios, simile, e pàthos, malattia) si propone di curare sintomi o malattie con dosi infinitesimali delle sostanze che in dosi maggiori provocherebbero gli stessi disturbi o malattie nei soggetti sani (“Similia similibus curantur”). I rimedi omeopatici tendono a rispettare il corpo, non eliminando il sintomo, ma bensì stimolando l’individuo a vincere la malattia, rafforzando la costituzione. Le sostanze omeopatiche a scopo terapeutico sono al 70% di origine vegetale, ma vi sono anche sostanze di provenienza animale e minerale. Sono tutte sottoposte a diluizione e scuotimento, per eliminare le proprietà tossicologiche, esaltandone invece quelle terapeutiche.

Fondatore dell’omeopatia è il medico Christian Friedrich Samuel Hahnemann, nato nel 1755 a Meissen, in Sassonia. La medicina del tempo era fatta di salassi, clisteri, purghe, sanguisughe e altre terapie irrazionali con effetti disastrosi. Dopo una sperimentazione con il chinino, Hahnemann si convince del potenziale terapeutico di dosi molto diluite del rimedio omeopatico, fino a dare alle stampe l’Organon, il suo trattato più noto. All’interno si parla del profilo del buon medico, del ruolo della forza vitale che domina in modo dinamico il corpo materiale, del concetto di malattia come sconcerto dinamico dell’essenza materiale. Oggi, l’omeopatia gode di larghi consensi tra la popolazione di tutto il mondo.