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Parodontologia

Poiché la malattia paradontale è la causa principale della perdita dei denti nell’adulto,cerchiamo di diagnosticarla al suo insorgere, prevenirla e controllarla con cure adeguate fin dai suoi stadi più iniziali come la gengivite. Tecnicamente rimuoviamo le cause della malattia utilizzando uno o più metodi. 

La diagnosi di malattia parodontale si basa sull’esame clinico, sull’esame radiografico e talvolta, sull’esame microbiologico. Per conoscere l’entità delle alterazioni dei tessuti che circondano il dente si eseguono delle misurazioni attorno a ciascun dente, dette sondaggi; in base a queste viene compilata una cartella parodontale. Si ha così un quadro preciso della situazione di partenza, che servirà inoltre per verificare nel tempo l’andamento della patologia in seguito alle terapie. La cartella parodontale è uno strumento insostituibile nella pianificazione e nella verifica nel tempo del trattamento parodontale. La serie completa di radiografie è necessaria per la diagnosi ed il piano di trattamento. Un ulteriore supporto nella fase diagnostica è fornito dal test microbiologico, che rivela la presenza di batteri parodontopatogeni grazie ad un esame basato su sonde a dna.
L’esame è del tutto indolore e si pratica su campioni di placca prelevati dalle tasche parodontali. Negli ultimi anni, infine, è stato introdotto il test genetico per la malattia parodontale, che costituisce un importante passo avanti per la prevenzione della parodontite e la “cura mirata” di tale patologia. Si tratta di un’innovazione in linea con le più moderne tendenze della medicina, in cui si riconosce il ruolo del substrato genetico nelle malattie multifattoriali. Anche questo esame è del tutto indolore.